MMP Studio
Palazzo Tezzone tra memoria e luce, in un sottile equilibrio tra passato e presente
(Cliente)
MMP Studio
(Anno)
2025
(Servizi)
Art Direction, foto

Affacciato sulle acque quiete del Sile, Palazzo Tezzone è un edificio settecentesco che torna a vivere grazie a un restauro, pensato e realizzato grazie alla visione di MMP Studio, capace di intrecciare rispetto e contemporaneità. Gli spazi sono stati ripensati per accogliere la luce, favorire la continuità tra interno ed esterno e restituire centralità alla relazione tra abitare e paesaggio. La corte diventa giardino segreto, la scala un gesto architettonico che costruisce visioni mutevoli, mentre i serramenti a filo soglia dissolvono i confini. Un progetto che dialoga con il tempo e fa della leggerezza la sua cifra stilistica.



Fotografia – Luce, materia, racconto
Per raccontare Palazzo Tezzone abbiamo scelto un approccio fotografico che restituisse l’anima silenziosa del progetto, il suo equilibrio tra storia e contemporaneità, così come immaginata da MMP Studio.
La luce naturale, le trasparenze, le aperture visive tra interno ed esterno sono diventate i veri soggetti delle immagini: non semplici inquadrature, ma narrazioni sensibili, capaci di far emergere la cura dei dettagli e la relazione costante tra architettura e paesaggio.
Un lavoro in cui la fotografia si fa sguardo, e lo sguardo diventa progetto.


MMP Studio
Palazzo Tezzone tra memoria e luce, in un sottile equilibrio tra passato e presente
(Cliente)
MMP Studio
(Anno)
2025
(Servizi)
Art Direction, foto

Affacciato sulle acque quiete del Sile, Palazzo Tezzone è un edificio settecentesco che torna a vivere grazie a un restauro, pensato e realizzato grazie alla visione di MMP Studio, capace di intrecciare rispetto e contemporaneità. Gli spazi sono stati ripensati per accogliere la luce, favorire la continuità tra interno ed esterno e restituire centralità alla relazione tra abitare e paesaggio. La corte diventa giardino segreto, la scala un gesto architettonico che costruisce visioni mutevoli, mentre i serramenti a filo soglia dissolvono i confini. Un progetto che dialoga con il tempo e fa della leggerezza la sua cifra stilistica.



Fotografia – Luce, materia, racconto
Per raccontare Palazzo Tezzone abbiamo scelto un approccio fotografico che restituisse l’anima silenziosa del progetto, il suo equilibrio tra storia e contemporaneità, così come immaginata da MMP Studio.
La luce naturale, le trasparenze, le aperture visive tra interno ed esterno sono diventate i veri soggetti delle immagini: non semplici inquadrature, ma narrazioni sensibili, capaci di far emergere la cura dei dettagli e la relazione costante tra architettura e paesaggio.
Un lavoro in cui la fotografia si fa sguardo, e lo sguardo diventa progetto.


MMP Studio
Palazzo Tezzone tra memoria e luce, in un sottile equilibrio tra passato e presente
(Cliente)
MMP Studio
(Anno)
2025
(Servizi)
Art Direction, foto

Affacciato sulle acque quiete del Sile, Palazzo Tezzone è un edificio settecentesco che torna a vivere grazie a un restauro, pensato e realizzato grazie alla visione di MMP Studio, capace di intrecciare rispetto e contemporaneità. Gli spazi sono stati ripensati per accogliere la luce, favorire la continuità tra interno ed esterno e restituire centralità alla relazione tra abitare e paesaggio. La corte diventa giardino segreto, la scala un gesto architettonico che costruisce visioni mutevoli, mentre i serramenti a filo soglia dissolvono i confini. Un progetto che dialoga con il tempo e fa della leggerezza la sua cifra stilistica.



Fotografia – Luce, materia, racconto
Per raccontare Palazzo Tezzone abbiamo scelto un approccio fotografico che restituisse l’anima silenziosa del progetto, il suo equilibrio tra storia e contemporaneità, così come immaginata da MMP Studio.
La luce naturale, le trasparenze, le aperture visive tra interno ed esterno sono diventate i veri soggetti delle immagini: non semplici inquadrature, ma narrazioni sensibili, capaci di far emergere la cura dei dettagli e la relazione costante tra architettura e paesaggio.
Un lavoro in cui la fotografia si fa sguardo, e lo sguardo diventa progetto.

